lunedì 15 agosto 2011

AUGURI PER LA FESTA DELL'ASSUNTA

Tintoretto, Assunzione della Ss. Vergine Maria.
Efeso (Turchia) casa della Vergine Maria.
Nel giorno dell'Assunzione in cielo della Beata Vergine Maria in anima e corpo, vi propongo la lettura delle visioni di Santa Caterina Emmerick (1774 - 1824) monaca agostiniana tedesca e mistica, nelle quali si racconta come si svolse il mistero che oggi celebraiamo. Attraverso le visioni della stessa fu ritrovata la casa di Maria a Efeso, presso la quale hanno sostato in preghiera tre Papi. In quella casa, alla presenza di tutti gli Apostoli, avvenne la morte della Vergine Maria e poco distante da essa la sua sepoltura.

In questo giorno nel quale il Cielo si apre su di noi per riversare in abbondanza sulla terra le sue grazie, apriamo il nostro cuore a Maria e lasciamoci guidare da lei a suo Figlio Gesù, per fuggire dalle grinfie del dragone che vuole trascinarci con sè nell'inferno della perdizione
(cfr Apocalisse 12,1ss).
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DA "LA VITA DI MARIA" DI S. Caterina Emmerick.
Mentre alcuni Apostoli e numerose sante donne erano assorti in preghiera e intonavano cantici sacri nel giardino dinanzi alla grotta che celava il sepolcro della Vergine, vidi ad un tratto una gloria formata da tre Cori d'Angeli e di anime buone che circondavano un'apparizione: Gesù Cristo, con le sue Piaghe risplendenti di luce intensa era vicino all'Anima di Maria Santissima. I Cori angelici erano formati da fanciulli, tutto era indistinto poiché appariva solo in una grande forma di luce. Vidi però l'Anima della Santa Vergine seguire l'Immagine di Gesù, scendere con il Figlio per la rupe del Sepolcro, e subito dopo uscirne con il proprio Corpo risplendente fra torrenti di viva luce, quindi La vidi risalire col Signore e con tutta la gloria angelica verso la Gerusalemme celeste. Dopo di che disparve ogni splendore ed il Cielo silenzioso e stellato tornò a chiudersi sopra la terra. Vidi che le pie donne e gli Apostoli si gettarono col volto a terra, poi guardarono in alto, con stupore e profonda venerazione. Vidi pure che alcuni, mentre facevano ritorno alle proprie case pregando, nel passare dinanzi alle stazioni della Via Crucis, si erano fermati improvvisamente per contemplare stupiti la scia di luce sulla rupe del Sepolcro. Con questo prodigio il Santo Corpo della Madre di Dio fu Assunto al Cielo. Allora gli Apostoli si ritirarono. Essi meditarono e riposarono in rudimentali capanne da loro stessi costruite fuori della casa della Santa Vergine. Alcune donne invece, rimaste ad aiutare l'ancella in casa, si erano coricate nello spazio dietro al focolare, dove l'ancella di Maria Santissima aveva sgombrato ogni cosa. L'oratorio appariva sgombro ed era come una piccola cappella, nella quale gli Apostoli pregarono e celebrarono la Santa Messa il giorno dopo. Al mattino, mentre gli Apostoli pregavano in casa, vidi giungere Tommaso con due discepoli: Gionata e un altro molto semplice, che veniva dal paese dove aveva regnato il più lontano dei Re Magi. Tommaso, appena appresa la notizia della morte di Maria Santissima, pianse come un fanciullo e s'inginocchiò con Gionata davanti al giaciglio della Vergine. Le donne frattanto si erano ritirate e l'altro discepolo, seguendo le istruzioni di Tommaso, attendeva fuori della casa. Vidi i nuovi arrivati pregare per molto tempo nella stessa posizione. Gli Apostoli, appena terminate le loro preghiere, li rialzarono, li abbracciarono e diedero loro il benvenuto offrendo pane, miele e qualche altro rinfresco nel vestibolo della casa. Poi, tutti insieme, si raccolsero ancora in preghiera. Tommaso e Gionata espressero quindi il desiderio di visitare il Sepolcro della Santa Vergine; allora gli Apostoli, e tutti gli altri, accesi i lumi che erano preparati sulle aste, si recarono al Sepolcro percorrendo laVia Crucis. Non parlarono molto ma meditarono profondamente alle singole stazioni i patimenti del Signore e il dolore della sua Santa Madre. Arrivati alla caverna del Sepolcro s'inginocchiarono tutti, poi Tommaso e Gionata si diressero frettolosamente all'entrata della grotta, Giovanni li seguì. Due discepoli scostarono i rami degli arbusti che la nascondevano; i due Apostoli entrarono con Giovanni e s'inginocchiarono con rispettoso timore dinanzi al letto sepolcrale della Vergine. Allora Giovanni si avvicinò alla bara e, dopo aver slegato le strisce, aprì il coperchio. Si avvicinarono con le fiaccole e, con profonda commozione, osservarono che le lenzuola funerarie erano vuote, sebbene conservassero la figura del prezioso Santo Corpo. Giovanni gridò forte agli altri: "Venite e guardate il miracolo! Il Santo Corpo non c'è più". A due, a due, entrarono tutti nell'angusta grotta e constatarono che le lenzuola mortuarie erano vuote. Come ad un solo comando, tutti, qua e là, fuori e dentro la grotta, s'inginocchiarono rapiti dalla più profonda commozione, invocando la dolce Madre. Allora si rammentarono di quella nube bianca e luminosa che avevano visto librarsi in alto subito dopo la sepoltura della Madonna. Vidi Giovanni raccogliere con profondo rispetto i panni fune-rari della Santa Vergine dal sarcofago. Li piegò, li dispose insie me e li prese con sé dopo aver calato il coperchio sulla bara ed averla assicurata con i legacci neri. L'ingresso fu chiuso di nuovo con gli arbusti e tutti percorrendo ancora la Via Dolorosa, pregarono i Salmi. Vidi Giovanni deporre con rispetto le lenzuola sul tavolo, dinanzi all'oratorio della Vergine. Li vidi pregare, mentre Pietro meditava in disparte, forse per prepararsi alla Santa Messa. Infatti dopo poco Pietro celebrò l'Ufficio solenne dinanzi all'oratorio di Maria Santissima. Gli altri cantavano in coro. Vidi gli Apostoli ed i discepoli raccontarsi le esperienze e tutto quello che succedeva durante la loro missione nel mondo per l'evangelizzazione dei popoli. In quel periodo fecero molti esercizi di devozione. Poi i discepoli si congedarono per ritornare tutti ai loro compiti. Nella casa di Maria Santissima quindi rimasero solo gli Apostoli, Tommaso, il suo servo fedele e Gionata. Li vidi intenti per alcuni giorni ad abbellire la Via Crucis: tolsero le erbacce e al loro posto piantarono fiori e belle piante; pulirono ed abbellirono il giardino; tracciarono una nuova via intorno alla sommità della collina e praticarono nella roccia un'apertura, attraverso la quale si poteva vedere il letto sepolcrale in cui aveva riposato la Madre di Gesù Cristo. Infine eressero sulla grotta del sepolcro una cappelletta con un piccolo altare, dietro al quale sospesero un drappo ricamato con l'immagine della Madonna.
Preghiera a Maria Santissima di s. Alfonso de' Liguori
Santissima Vergine Immacolata e Madre mia, Maria. Tu sei la Madre del mio Signore, la Regina del mondo, l'Avvocata, la Speranza, il Rifugio dei peccatori. Io, il più miserabile di tutti, ricorro oggi a Te. O grande Regina, Ti venero e Ti ringrazio per le grazie che mi hai donato finora e specialmente per avermi liberato dall'inferno che ho meritato tante volte. Ti amo, Signora amabilissima, e sono così infiammato d'amore per Te che Ti prometto di volerTi sempre servire e di fare quanto mi è possibile perché anche gli altri Ti amino. O Madre di Misericordia, ripongo in Te tutte le mie speranze, tutta la mia salvezza. Ti prego, accettami come Tuo servo e ac coglimi sotto il Tuo manto e, poiché sei così potente con Dio, liberami da tutte le tentazioni oppure ottienimi forza di vincerle fino alla morte. A te chiedo il vero amore a Gesù Cristo e con il Tuo aiuto spero di fare una buona morte. Madre mia, per il Tuo Amore a Dio Ti prego di aiutarmi sempre, ma soprattutto nell'ultimo istante della mia vita. Non lasciarmi finché non mi vedrai salvo in Cielo a benedirTi ed a cantare le Tue misericordie per tutta l'eternità. Amen. Così spero, così sia.

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